«Oh misero Torquato!», «Dispera/l'ultima volta», «Nec miser vive,/sed obstinata mente perfer, obdura». Confronto di alcuni versi di Ad Angelo Mai, A se stesso e Catullo VIII.
L'articolo analizza i legami tematici e strutturali esistenti tra alcune parti di Ad Angelo Mai (in particolare le strofe 7, 8 e 9) e A se stesso, ossia i testi che danno inizio e fine all'evoluzione della tematica delle illusioni all'interno dei Canti. Riconosciuto questo rapporto, si ipotizza un nesso tra la canzone del 1820 e il carme VIII di Catullo, recentemente individuato come modello per A se stesso e probabilmente già presente durante la stesura di Ad Angelo Mai, anche se con diversa funzione.